Webcam di Gaeta Belvedere - Spiaggia di Serapo (LT)

Splendida diretta LIVE dal Bar in loc. Montagna Spaccata, con terrazza panoramica e belvedere su Gaeta e Spiaggia di Serapo. Sullo sfondo a sinistra si vede il Circeo.
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Il Bar Caffetteria in loc. Montagna Spaccata si trova a Gaeta (LT) in Via Santissima Trinità, 2. Proprio qui c'è il Santuario della Santissima Trinità, la suggestiva Grotta Del Turco nella zona della Montagna Spaccata nel Parco di Monte Orlando nel Comune di Gaeta in provincia di Latina. Il Bar della Montagna Spaccata è dotato di stupenda terrazza panoramica soleggiata dove passare momenti di relax con i vostri amici e persone care, gustando un ottimo aperitivo fresco, uno snack o un semplice caffè.

Live aggiornamento 60 sec.

Il Belvedere sul Bar in loc. Montagna Spaccata di Gaeta (LT)

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Il Santuario della SS. Trinità è stato edificato nell'XI secolo dai monaci benedettini su un pendio di Monte d'Orlando ma la configurazione attuale del complesso risale alla fine del XVII secolo e riprende elementi del barocco napoletano e spagnolo. In questo Santuario hanno pregato numerosi pontefici, sovrani vescovi e santi tra cui Papa Pio IX, Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio, San Paolo della Croce, Gaspare del Bufalo e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri abbia vissuto all'interno della Montagna Spaccata trovando rifugio su di un giaciglio in pietra oggi conosciuto appunto come il "letto di San Filippo Neri". Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare dei riquadri in maiolica raffiguranti la Via Crucis, risalenti al 1849 e attribuite a S.Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio. Nel 1434 dall'alto dei due costoni di roccia che hanno dato origine al nome di "montagna spaccata" si è staccato un macigno che è andato ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso è stata realizzata una piccola cappella dedicata al Crocifisso (sec. XIV).

Anche il nome della Grotta Del Turco proviene da un'antica leggenda. Durante la vostra discesa nelle viscere della montagna non potete fare a meno di notare su una parete una scritta in latino con a fianco scolpita nella roccia la cosiddetta "Mano del Turco".
La scritta dice: "Un incredulo si rifiutò di credere ciò che la tradizione riferisce, lo prova questa roccia rammollitasi al tocco delle sue dita".
Secondo la leggenda, pertanto l'impronta della mano si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si appoggiò alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione, lasciando così per sempre l'indelebile segno della mano.
Una volta arrivati alla fine della scalinata vi troverete davanti lo spettacolo naturale della gola che si tuffa nel mare. Se siete fortunati potreste anche ammirare la grotta al calar del sole, per un tramonto davvero indimenticabile!

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